Soci del Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna:
Teatro dei Venti (Modena). Opera presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia, Sezione maschile detenuti e internati, e presso la Casa Circondariale di Modena, Sezione detenuti comuni e Sezione femminile.
Teatro del Pratello (Bologna). Opera presso la Casa Circondariale di Bologna, Sezione femminile, all’IPM di Bologna e con minori e giovani adulti in carico ai Servizi di Giustizia Minorile dell’Emilia Romagna.
Teatro Nucleo (Ferrara). Opera presso la Casa Circondariale di Ferrara, Sezione penale maschile.
Associazione Con…tatto (Forlì). Opera presso la Casa Circondariale di Forlì, Sezione ordinaria maschile e sezione femminile.
Le Mani Parlanti (Parma). Opera presso la Casa Circondariale di Parma, Sezione penale maschile.
Lady Godiva Teatro (Ravenna). Opera presso la Casa Circondariale di Ravenna, Sezione maschile.
MaMiMò (Reggio Emilia). Opera presso gli Istituti Penitenziari di Reggio-Emilia, Sezione maschile, Sezione Donne Z, Sezione Transessuali.
Il Comitato Esecutivo per il triennio 2020-2022 è formato da:
Paolo Billi, Teatro del Pratello (Presidente);
Sabina Spazzoli, Associazione Con…tatto;
Eugenio Sideri, Lady Godiva Teatro;
Stefano Tè, Teatro dei Venti;
Horacio Czertok, Teatro Nucleo;
Il consulente scientifico del Coordinamento è la Prof.ssa Cristina Valenti, Professore associato in Discipline dello Spettacolo presso Dipartimento delle Arti Alma Mater Studiorum, Università di Bologna.
Partner Istituzionali:
Il Coordinamento ha rinnovato nel dicembre 2022 il protocollo d’intesa per le attività di Teatro in Carcere e per minori sottoposti a misure penali con la Regione Emilia-Romagna, Assessorato a “Welfare, politiche giovanili, montagna e aree interne”, Assessorato alla “Cultura e paesaggio”, Assessorato
allo “Sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione”, il Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria dell’Emilia-Romagna e Marche (P.R.A.P.), il Centro per la Giustizia Minorile dell’Emilia-Romagna e Marche (C.G.M. di Bologna), e con l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna dell’Emilia-Romagna e Marche.
Sono soci del coordinamento:
Teatro del Pratello, Bologna
La cooperativa sociale Teatro del Pratello, diretta da Paolo Billi, cura dal 1998, (prima come Associazione BLOOM), diversi progetti nell’ambito del Teatro Carcere, sia rivolti a minori e giovani adulti in carico ai Servizi di Giustizia Minorile sia a detenuti adulti.
Dal 1998 porta avanti un lavoro di pratiche teatrali presso l’Istituto Penale Minorile di Bologna che produce spettacoli con i giovani detenuti aperti alla cittadinanza, che negli ultimi anni si svolgono nel periodo estivo, nel campo sportivo dell’Istituto, l’ultimo dei quali, andato in scena a giugno 2023, è Il pregiudizio spiegato a nonno Petrushka. Parallelamente ha sviluppato un lavoro con minori e giovani adulti dell’Area Penale Esterna che si conclude ogni anno con spettacoli presentati al teatro Arena del Sole di Bologna, l’ultimo dei quali, andato in scena a gennaio 2023, è Il ritorno alla casa del padre.
I ragazzi in carico ai Servizi sono spesso coinvolti in altri progetti culturali e in produzioni di teatro civile, tra le quali la più importante è lo spettacolo annuale realizzato per il 25 aprile nell’ambito del progetto Voci. Il Teatro del Pratello cura progetti di educazione alla legalità nelle scuole della Regione, con momenti di incontro e lavoro comune tra studenti e giovani ristretti.
Il progetto realizzato a Bologna, riconosciuto come “buona pratica”, ha dato vita a un percorso analogo presso l’Istituto Penale Minorile Femminile di Pontremoli (MS), attivo dal 2014, che nell’ottobre del 2022 ha messo in scena lo spettacolo Boxing Margot presso il Teatro della Rosa.
Dal 2008 cura un progetto teatrale presso la Casa Circondariale di Bologna che dal 2017 coinvolge la Sezione Femminile in attività continuative di laboratori e produzione spettacoli, (nel 2022 Come pioggia dal cielo).
In passato ha lavorato presso gli Istituti Penitenziari di Reggio Emilia e presso l’IPM di Firenze.
Nel 2023, a Pontremoli, il Teatro del Pratello è stato ideatore e organizzatore, (insieme all’Associazione Punto Zero di Milano e alla Cooperativa Dike-cooperativa per la mediazione dei conflitti, di Milano) del Curae Festival, (prima edizione 30, 31 marzo e 1 aprile 2023), primo festival dedicato a Teatro, Giustizia Minorile, Mediazione e Giustizia Riparativa.
Nel 2020 è stato pubblicato il libro Teatro del Pratello. Venti anni tra carcere e società. Testi, processi, spettacoli, a cura di Massimo Marino, (ed. Titivillus).
Fa parte dell’Associazione Teatri e Giustizia Minorile, della quale è fra i fondatori (2018), che raccoglie le più importanti esperienze che operano in Italia con progetti teatrali negli Istituti Penitenziari Minorili.
Teatro Nucleo, Ferrara
La compagnia, fondata in Argentina nel 1974, fu costretta ad emigrare a seguito del colpo di stato che ha distrutto la democrazia. Accolta a Ferrara, nel 1978 è diventata una cooperativa italiana e dal 1995 è riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna quale Organismo Stabile. E’ compagnia di produzione riconosciuta dal MIC e gestisce il programma di residenze artistiche nel quadro dell’intesa fra Regione e MIC. Attualmente è un laboratorio teatrale permanente dedicato alla formazione di attori e operatori di teatro nel sociale, e alla creazione di spettacoli per spazi aperti con i quali ha raggiunto, nel corso degli anni, centinaia di città in tre continenti.
Gestisce in convenzione con il comune di Ferrara il teatro Julio Cortazar.
Nel 2005 il Teatro Nucleo ha aperto un laboratorio teatrale presso la Casa Circondariale di Ferrara, in convenzione con il Comune/ASP di Ferrara. Da allora il laboratorio, diretto prima da Horacio Czertok e oggi dal regista Marco Luciano, ha funzionato ininterrottamente, con l’obiettivo di formare una compagnia teatrale stabile.
Dal 2007 ha coordinato quattro successivi partenariati europei con il programma LLP Grundtvig, e successivamente Erasmus+, per lo scambio di esperienze e metodologie con realtà che praticano il Teatro Carcere in Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Turchia, con il monitoraggio scientifico dell’Università di Liegi (Belgio).
Czertok è autore del volume Teatro in esilio, pubblicato in Italia da Editoria&Spettacolo (Roma), in Germania da Brandes&Apsel (Frankfurt), in Ungheria da Kjarat (Budapest) e in lingua inglese da Routledge (Londra-New York).
Teatro dei Venti, Modena
La compagnia Teatro dei Venti svolge dal 2006 un percorso teatrale permanente presso la Casa di reclusione di Castelfranco Emilia al quale, dal 2014, se n’è affiancato nella Casa Circondariale Sant’Anna di Modena. Le attività sono strutturate in tre incontri settimanali nel Carcere di Modena (sez. maschili e femminile), due incontri nel Carcere di Castelfranco Emilia, nei periodi gennaio- giugno e settembre-dicembre. L’approccio è improntato alla creazione artistica, che porta alla
realizzazione di produzioni e alla cura di un presidio culturale all’nterno degli Istituti. Nel 2007 lo spettacolo Frammenti è stato presentato alla finale del Premio Scenario per Ustica. Nel 2011 ha debuttato lo spettacolo Aspettando Caligola, nel 2013 Sette contro Tebe. Nel biennio 2014-2015 il laboratorio ha portato alla creazione di Angeli e Demoni – spettacolo sulla Gerusalemme liberata, che per la prima volta ha visto lavorare insieme, nei periodi di residenza esterna, detenuti e internati di Castelfranco e Modena con attori della compagnia e adolescenti delle scuole superiori. Nel 2016
ha debuttato Antigone.Variazioni sul mito, nel Carcere di Modena, con repliche all’interno del Festival della Filosofia di Modena. Nel 2018 ha debuttato lo spettacolo Ubu Re, mentre nel periodo 2019-2021 la ricerca artistica si è concentrata sul progetto Padri e Figli, con diversi studi scenici presentati al Teatro dei Segni e al Teatro delle Passioni di Modena. Nel 2018 un gruppo di attori delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia hanno partecipato alle anteprime dello spettacolo Moby Dick a Modena e Carpi. Dal 2019 al 2021 la compagnia è stata impegnata come capofila del progetto europeo FREEWAY, Free man walking – theatre as a tool for datainees’ integration, insieme a tre partner provenienti da Germania, Polonia e Bulgaria, che operano nelle carceri dei rispettivi paesi. Nell’ambito del progetto è stato prodotto Odissea Web, film che documenta le prove da remoto nel corso del lockdown, e lo spettacolo Odissea (2021) itinerante tra le Carceri di Modena e Castelfranco Emilia e diversi spazi urbani delle due città. Nel 2022 è stata realizzata una versione di Odissea all’interno del Carcere di Castelfranco Emilia, in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale. Sempre nel 2022 è stato prodotto Giulio Cesare, nel Carcere di Modena, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione ERT / Teatro Nazionale.
Nel 2023 si avvia il progetto “All Hands On Stage – Theatre as a tool for professionalisation of inmates” (Il Teatro come strumento di professionalizzazione per i detenuti). Il progetto, cofinanziato da Creative Europe, è ideato dalla compagnia Teatro dei Venti e coinvolgerà per 30 mesi organizzazioni e Istituti Penitenziari di 5 Paesi, quattro dell’Unione Europea (Italia, Germania, Polonia e Romania) e uno dai Balcani occidentali (Serbia). In questo contesto è stato firmato il “Protocollo d’Intesa” tra Direzioni delle Carceri di Modena e Castelfranco Emilia, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Teatro Comunale di Modena, ATER Fondazione e Teatro dei Venti, per favorire attività di formazione, professionalizzazione e inserimento lavorativo della popolazione detenuta nell’ambito dei mestieri del Teatro all’interno delle strutture teatrali del territorio.
ConTatto, Forlì
L’associazione di volontariato Con…tatto opera dal 2006 nella Casa circondariale di Forlì con differenti attività a favore dei detenuti e delle loro famiglie.
Il laboratorio teatrale ha visto il suo debutto nel 2010 grazie alla collaborazione con Techne – Ente di formazione professionale. Il progetto prevede un’attività annuale, in tre sezioni (maschile, femminile e protetti) gestita dalla regista Sabina Spazzoli affiancata da Michela Gorini e Alberto Zaffagnini. Al termine del laboratorio i detenuti delle diverse sezioni e un gruppo di allievi del Liceo Vincenzo Monti di Cesena, che dal 2014 è parte integrante del progetto, mettono in scena uno spettacolo aperto alla cittadinanza esterna, oltre che agli altri ristretti. Negli anni sono stati allestiti diversi spettacoli, come sintesi del percorso teatrale: Shakespeare arrocca; Aspettando Godot; Il gran teatro di Mangiafuoco; Cupe Vampe; Hotel Gerusalemme; Ceci n’est pas Ubu; Menu Ubu: un cuore così bianco, Trame, Lettere dalla Tempesta, Omniamutatur. Nell’estate del 2016 è iniziato un laboratorio di scrittura e teatro presso la sezione femminile (Donne dentro) che ha portato avanti un progetto condiviso con le donne operate al seno dell’Associazione “Punto Rosa” di Santarcangelo di Romagna e che ha dato vita a una serie di letture pubbliche e ad esiti spettacolari. Dal 2019 Con…tatto lavora, oltre che con le sezioni ordinaria maschile e femminile, anche con l’Oasi (sezione protetti) e dallo stesso anno si avvale della collaborazione con l’Associazione teatrale Malocchi & Profumi.
Lady Godiva Teatro, Ravenna
L’associazione Lady Godiva Teatro, diretta da Eugenio Sideri, si occupa di produzione di spettacoli, progetti teatrali e pedagogia teatrale. Dal 2016 cura, con il sostegno dell’Asp di Ravenna, il progetto teatrale Sezione aurea, all’interno della Casa circondariale di Ravenna. Fino al 2020, in collaborazione con la manifestazione ravennate Settembre dantesco, la realizzazione degli spettacoli ha visto la collaborazione di alcuni studenti del Liceo Classico “Dante Alighieri” di Ravenna, e del coro di voci bianche Ludus Vocalis, diretto da Elisabetta Agostini. Sono stati realizzati gli spettacoli Soffia! Per volger a migliori acque, alza le vele (2016) e nel 2017 Scenderemo nel gorgo muti (scritto da Iacopo Gardelli), entrambi diretti da Eugenio Sideri e Mario Battaglia. La collaborazione con il Settembre dantesco è proseguita nel 2018 con la messinscena di Libertà van cercando (drammaturgia di Eugenio Sideri e Carlo Garavini, regia Eugenio Sideri) e nel 2019 con Oltre il muro (scrittura di Sideri-Garavini, regia di Eugenio Sideri). Dopo l’interruzione, causa Covid, nel 2020, la ripresa nel 2021 ha visto la conclusione del lavoro sul tema triennale del Coordinamento, “Padri e figli”, in coincidenza con quello dantesco della manifestazione ravennate Settembre Dantesco. Nel 2021 con Resurgere (scritto da Sideri-Garavini e diretto da Eugenio Sideri, in collaborazione con il videomaker Paul Bompart ), si è inaugurata la collaborazione con il gruppo di adolescenti Le Oltraggiose ed il proseguimento con il coro Ludus Vocalis ragazzi. Nel 2022, ad aprire il tema della nuova triennalità, “Miti ed utopie”, è stato realizzato Orfeo ed Euridice, un viaggio: lo spettacolo, scritto e diretto da Eugenio Sideri, ha visto in scena, oltre al gruppo di attori-detenuti, l’attore Carlo Garavini, Le Oltraggiose e i cantanti Elisabetta Agostini e Decio Biavati.
Le mani Parlanti, Parma
La cooperativa sociale Le Mani Parlanti offre dal 1998 servizi terapeutici, riabilitativi ed educativi per minori e per adulti utilizzando in particolare il teatro di figura.
Da vent’anni ha formato compagnie di Teatro di Figura composte da “burattinai” disabili con le quali ha rappresentato spettacoli in Italia e all’estero.
Dal 2008 gestisce un laboratorio di burattini all’interno degli Istituti penitenziari di Parma, in collaborazione con l’Azienda USL di Parma. Il laboratorio prevede la realizzazione completa di uno spettacolo, dalla stesura della storia alla costruzione dei burattini e degli scenari, con messa in scena finale nel teatro all’interno del carcere.
MaMiMò, Reggio Emilia
Il Centro Teatrale MaMiMò è un gruppo di lavoro stabile, che attraverso una continua attività di perfezionamento e scambio artistico, costituisce un punto di riferimento teatrale produttivo di rilevanza nazionale e un modello di aggregazione culturale sul territorio. Costituito come associazione di promozione sociale (A.P.S.) dal 2004, dal 2012 è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna come Organismo di produzione di spettacolo (L.13/1999). Gestisce un teatro pubblico comunale, il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia, e ha costruito nel tempo una Scuola di Teatro profondamente radicata nel territorio che ad oggi conta oltre 400 iscritti di tutte le età e collaborazioni con Istituti Scolastici di ogni ordine e grado. Fa capo all’associazione una Compagnia di produzione teatrale riconosciuta dal Ministero dei Beni culturali come Impresa di produzione teatrale di Innovazione nell’ambito della Sperimentazione (Art.13 c.3 DM2017), che produce spettacoli di prosa, teatro ragazzi ed eventi culturali. Il Centro Teatrale MaMiMò pone grande cura all‘impegno sociale, ai giovani, alle relazioni tra gli individui, alla dignità della persona, e ai grandi temi dell’attualità. Una grande attenzione é riservata all’educazione, MaMiMò confida nel fatto che la pedagogia, unita alla cultura, sia la chiave di accesso a un futuro migliore, e per questo debba essere un percorso riservato a tutti.
Da diversi anni il Centro Teatrale MaMiMò affianca alla formazione classica progetti rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Prosegue da diversi anni l’esperienza del Laboratorio Teatro Carcere nella Casa Circondariale di Reggio Emilia, per la quale ha vinto, dopo una prima esperienza nel 2017, l’appalto dal Comune di Reggio Emilia per il biennio 19-21. Al laboratorio per il reparto comune è stato affiancato anche un laboratorio per Donne Trans e Donne sotto protezione. Grazie al rinnovo contrattuale dell’appalto per il biennio 2021/2023 è stato consolidato il lavoro in carcere declinandolo sui temi proposti dalla Rete di Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna di cui MaMiMo’ è entrato a far parte. Diversi gli spettacoli affrontati in questi anni: dall’ Odissea all’Antologia di Spoon River fino ad arrivare a testi autoriali creati insieme ai detenuti e rappresentati anche per un pubblico di spettatori esterni.